La Lista Dubai e i contribuenti italiani
La Germania a giugno 2021 aveva acquistato da una “gola profonda” , pare per due milioni di euro, una lista di contribuenti europei che possiedono attività finanziarie e redditi negli Emirati Arabi Uniti.
Il lavoro della Gdf
Nell’estate 2021 la Guardia di Finanza ha raccolto informazioni da commercialisti, notai ed avvocati, nonché da banche e società finanziarie, da piattaforme di investimento e intermediari finanziari, per incrociare i dati con quelli dei contribuenti inclusi nella Lista Dubai
Il lavoro dell’Agenzia Entrate
Dopo di che il governo ha chiesto alle autorità fiscali tedesche di ricevere i dati dei contribuenti italiani indicati nella Lista Dubai, grazie all’accordo sullo scambio informazioni siglato da oltre 100 Paesi
Cosa succede ora ai contribuenti italiani – le lettere di compliance
Ora l’Agenzia delle Entrate, come previsto, sta inviando inviti – o meglio lettere di compliance – a migliaia di contribuenti italiani, chiedendo di spiegare il possesso di attività e redditi esteri che risulterebbero non dichiarati.
E’ possibile rimediare?
Chi dovesse ricevere la notifica potrà comunque rimediare con gli strumenti che il fisco mette a disposizione di chi vuole aderire all’invito ricevuto, risparmiando sanzioni più gravi e soprattutto potendo dimostrare che le attività non producevano reddito o che si trattava di eredità o di proventi esenti da tassazione.
Rivolgersi a professionisti esperti e farsi aiutare
La materia è delicata e la risposta agli inviti può trasformarsi in un autogoal se il contribuente non è seguito da professionisti esperti in fiscalità internazionale e in contenzioso tributario.
Finiguerra e Partners
Mauro Finiguerra