Insomma ormai gli ultimatum del governo se il Parlamento non approva le norme e le riforme proposte da Draghi non vengono neppure più diplomaticamente inseriti negli interventi ufficiali del Presidentissimo, ma anche solo dalle esternazioni di una sottosegretaria del Mef. Ora se ci pensiamo un attimo appare davvero strano che, per quanto importante sia una funzionaria statale, quest’ultima possa pronunciare davvero frasi come quelle riportate sui quotidiani, ovvero che se il Parlamento non approva la riforma del catasto ed in particolare l’art. 6 l’esperienza di governo può considerarsi finita. Ora, o la dottoressa Guerra ha un linea diretta con il Presidente e con tutto il Consiglio dei Ministri oppure la sua frase la dice lunga sui rapporti di forza all’interno del governo, nel quale pare che ormai conti davvero solo l’opinione del Ministro dell’Economia, diretto referente della sottosegretaria e non solo in materia di riforma catastale, visti i decreti antifrode e le continue variazioni delle norme relative.
Ma quale è il problema? Il mitico art. 6 della riforma del catasto che, secondo il governo, dovrebbe essere utilizzato solo a fini statistici per scovare gli immobili abusivi in Italia.
I parlamentari dei vari partiti, tranne uno, annusano aria di sventura…se è solo un dato a fini statistici come mai il governo minaccia di andare a casa se non viene approvato? Vorrei ricordare che solo qualche mese fa, per chi ha un pò di memoria, l’argomento era già stato trattato dai mezzi d’informazione ed il tema era molto più ampio: si parlava di adeguamento del valor degli immobili ai valori di mercato, si parlava di tassazione dei nuovi valori, si parlava di tassazione anche della prima abitazione e soprattutto si parlava di una politica europea che vede in un popolo che possiede la prima casa e che è legato alle proprie radici un grave pericolo per il futuro dell’Ue e per il rimborso dei finanziamenti europei.
Pare che in Europa l’unico popolo che continua ad avere il mito della prima abitazione e delle radici sia il nostro (e vorrei pure vedere considerato che nonostante un tutto davvero pesante, il nostro Paese è ancora uno dei migliori al mondo dove vivere) e ciò sia in contrasto con le prospettive di popolo europeo che ha in mente la Ue, inoltre se i fondi Pnrr saranno spesi male o non consentiranno un rapido recupero del Pil, indovinate chi restituirà il debito? Magari con una bella tassa sulla casa con i nuovi estimi…ai posteri..